Villa Singer

Milano segreta. Ricevere in casa… d’altri come in casa propria, grazie a un giovane antiquario che apre la sua splendida villa a feste ed eventi

Chiara Bondioli
Pubblicato su Spazio Casa, settembre 2002.

A Milano chiunque passeggi, faccia jogging o pedali sul Naviglio della Martesana, di solito rallenta l’andatura, affascinato da una villa color ciliegia circondata da un grande giardino con gazebo di ferro battuto bianco che si specchia nel corso d’acqua.
Questo frammento di campagna rimasto miracolosamente intatto è Villa Singer, proprietà dell’antiquario Marco Arosio e della sua famiglia, che da alcuni anni è diventata un’incantevole location per cene, feste e matrimoni.
Un angolo di Milano che sembra uscito da una cartolina color seppia della fine del XIX secolo, rimasto intatto così com’era decenni fa, quando Gorla, così si chiama il quartiere, era un piccolo centro alle porte della città.
La sua storia inizia oltre un secolo fa. “Fu costruita alla fine dell’Ottocento da un austriaco per farne una distilleria di profumi”, racconta Marco Arosio. “La vicinanza a un corso navigabile la rendeva ideale per un’attività commerciale”. E ricorda: “nel 1930 fu acquistata dal mio bisnonno che voleva ritirarsi in campagna per coltivare la vigna e permettere a mia nonna pittrice di lavorare con calma”.
Un idillio interrotto nel 1960 quando I nonni lasciarono la villa.
E rinato solo dodici anni fa quando Marco vi ha fatto ritorno. L’incontro con questa “vecchia signora” nobile, ma un po’ malandata si è trasformato in un colpo di fulmine ed è iniziato il lavoro di restauro della casa e del giardino. Un intervento realizzato nel rispetto degli arredi e dei materiali originali come le piastrelle in cemento seminato e il parquet in peachpine. Anche la struttura architettonica e gli ambienti interni, alti 4 metri con grandi porte in legno, sono stati lasciati alla loro originaria bellezza. I colori, armonizzati con grande maestria dal padrone di casa, sono l’unica variazione sul tema iniziale.
Questa straordinaria dimora di campagna in piena città, notata già a partire dal 1992 da alcuni registi come set per spot pubblicitari e sceneggiati televisivi, è diventata una residenza di charme da affittare per occasioni speciali, “con la piacevole sensazione di trovarsi a casa propria”, come afferma Arosio. Che, da esteta con il senso degli affari, pensa al catering e ai preventivi.
L’affitto è calcolato in base al numero di persone che ne invadono la preziosa intimità, dai 500 euro per una ventina di invitati ai 2000 per un centinaio. Che gioiranno, per un giorno, di un luogo un po’ magico, vissuto con amore.